Le fattucchiere vesuviane: “‘A Ciaciona” di Ercolano e il Rito della Sedia

Aggiornato con il ♥ domenica, 19 Maggio, 2019 da Ugo

Alle falde del Vesuvio hanno vissuto figure, come le fattucchiere e gli eremiti. La fattucchiera più nota dell’Ottocento è ’a Vecchia ’e Mattavona, mentre gli anni del dopoguerra è ricordata ’a Ciaciona ’e Resìna, donna formosa e bella che piaceva molto agli uomini e non dispiaceva alle donne.

‘A Ciaciona e le Fattucchiere di Ercolano

Sulla fattucchiera detta ’a Ciaciona ci sono diversi aneddoti, che sembrano più barzellette che episodi veri, seppure infiorettati.

Si racconta, ad esempio, d’una donna ingelosita perché il marito andava almeno una volta la settimana a consultarla. Cosa che non faceva nessun altro uomo tra i suoi conoscenti.

E un giorno, dopo aver discusso animatamente ancora una volta col marito, che negava di tradirla con la fattucchiera, secondo lei contro ogni evidenza, la donna decise di andare a dirne quattro alla Ciaciona.

Dalla quale se ne tornò però a casa tutta scornata. Non che la fattucchiera con qualche formula magica l’avesse liberata dalle corna, ma perché da quell’incontro ne era uscita svergognata e umiliata. “Da me tuo marito viene solo per ottenere una fattura contro il tuo amante, ch’io mi rifiuto di fare, perché io quell’uomo lo conosco, so tutto di lui, anche dei rapporti intimi che ha con te.

È un mio amico e non voglio certo fargli del male” – le disse ’a Ciaciona, se prendiamo per buone le voci che non tardarono a diffondersi tra vicoli e casolari sparsi. Anche se altre voci dicevano invece che quella donna non ne era uscita scornata, cioè svergognata, ma intontita dalla fattucchiera con un maleficio, che qualcuna definiva malocchio.

Contraddicendo una convinzione ben radicata tra i popolani, secondo la quale le fattucchiere il malocchio non possono provocarlo, ma soltanto individuarlo e rimuoverlo.

Le fattucchiere di Ercolano

La bella e formosa, detta ’a Ciaciona, fa parte della schiera di non meno di 200 fattucchiere di Ercolano, cittadina sorta sulla città sepolta dall’eruzione del 79 d. C., chiamata Resina (ma anche Pugliano) fino al 1969.

Un luogo ritenuto tra i più magici della Campania e d’Italia. Anche oggi dalle fattucchiere di Pugliano che non poche persone, del luogo e di altre regioni, vanno ancora a farsi fare o farsi togliere una “fattura”.

La fattura è un incantesimo, una stregoneria che può essere di tanti tipi, a seconda del genere: fattura d’amore, fattura di odio, fattura a malattia, fattura a morte, fattura di legamento o di “spartenza” (divisione).

Per ciascuna fattura c’è una specifica formula che la fattucchiera pronuncia tenendo in mano una testa d’aglio o un limone per penetrarlo con centinaia di spilli, laccetti e capelli, fino a che non si realizzi la cosiddetta capa ’e pecuriello (testa di agnellino) alla quale va dato il nome di battesimo della persona da colpire.

Questo tipo di strano manufatto di magia nera va poi generalmente sotterrato in un bosco o gettato nell’acqua di un laghetto (quello del Parco Reale di Portici) o del mare.

Se invece la magia, in questo caso bianca, è invocata per legare e tenere ben uniti due sposi o fidanzati, la fattucchiera si limita a intrecciare laccetti in legamenti d’amore. Quando però il compito della fattucchiera è rovesciato, perché chiamata a dividere e non a unire, ha tra le mani del sale che getta poi nel mare per la “spartenza”, la divisione per sempre di due sposi o fidanzati.

‘A vutata ‘e seggia (il rito della sedia)

Un rito malefico del tutto singolare è quello della“vutata ’e seggia”: una sedia impagliata, meglio se di una chiesa, tenuta per terra su una sola della sue quattro gambe e fatta girare vorticosamente pronunciando antiche formule magiche.

Dopo cento girate, la sedia viene lasciata cadere e la sua paglia è infilzata da una forchetta o da un coltello. Lasciata per terra senza toccarla, il giorno dopo alla stessa ora la fattucchiera riprende la sedia e ripete quanto ha eseguito il giorno precedente.

Il maleficio della “vutata ’e seggia” provocherebbe alla persona, cui è rivolto, un forte mal di testa con confusione mentale mentre la sedia gira su una sua gamba, e un pensiero fisso e persistente quando la sedia è a riposo.

Pensiero fisso che dovrebbe portare a maturare a chi ne è afflitto un comportamento consono a ciò che desidera la persona che si è rivolta alla fattucchiera.

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Ugo

Ciao sono Ugo, blogger per diletto con la passione per Wordpress e la creazione di Siti web/Blog. Amo Napoli e, da napoletano e partenopeo d.o.c, volevo rendere omaggio alla mia città con un Blog. Perché un Blog su Napoli? Perché ci sono nato e cresciuto, ma da molti anni non ci vivo: mi manca. Perché tutti, napoletani e non, hanno il diritto di conoscere Napoli: la sua storia, le bugie storiche, la cultura, il folklore. Perché tutti hanno il diritto di avere la possibilità di imparare ad amarla...

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