Italiano? Io sono napoletano! Perché i napoletani non si sentono italiani

Aggiornato con il ♥ venerdì, 13 Novembre, 2020 da Ugo

Essere napoletani equivale a sentirsi “diversi” dal resto dell’Italia, ma perchè? Resta un dato di fatto che i napoletani non si sentono italiani. Il motivo va ricercato nella storia di Napoli e dell’Unità d’Italia dove la città paga il prezzo più alto in termini di vite umane e di soprusi. Ancora oggi in Italia si guarda Napoli con gli occhi dell’ignoranza storica e degli stereotipi amplificati dai mass media che non corrispondono alla realtà. Io sono napoletano non mi sento italiano”, vediamo di spiegare il perchè.

La storia dell’Unità d’Italia ci racconta del sentimento di unificazione che spinse i piemontesi e Garibaldi a “liberare” Napoli dai Borbone.

Ma liberare da cosa?

Si racconta che la Napoli dei Borbone e capitale del Regno delle due Sicilie fosse sottoposta a tirannia e ad un governo avverso ai napoletani.

Questo è quello che la storia racconta. Ma la realtà non era affatto questa: la Napoli dei Borbone era capitale di un Regno, i Borbone erano amati da napoletani.

Grazie ai Borbone la città di Napoli ha raggiunto e vissuto il periodo di massimo splendore della sua storia, per cui non c’era nulla ed alcun motivo per liberarla o “salvarla” da nessuno. Salvare Napoli era solo il pretesto per addivenire a quell’Unità d’Italia tanto desiderata dal resto degli italiani, niente di più.

Ma c’è anche altro: i napoletani pagano la “cacciata” dei Borbone da Napoli sulla propria pelle ed a proprie spese. In quest’occasione i piemontesi francesi sono artefici di violenza sulle donne, fucilazioni e furti di ogni tipo. Questo è il prezzo che Napoli, capitale del Sud, paga in nome dell’unificazione italiana.

Questo è già sufficiente a spiegare perché i Napoletani  non si sentono italiani e antepongono la napoletanità all’italianità, o addirittura rifiutano quest’ultima.

Da qui piovono accuse di essere “nostalgici neoborbonici”. È inutile spiegare, inoltre, che l’Italia ha storicamente fatto (e fa) ben poco per fare sentire i Napoletani e i Meridionali appartenenti ad una nazione unita.

La storia d’oggi apostrofa Napoli ed i napoletani come la vergogna dell’Italia, fogna dell’Italia fino a scomodare il Vesuvio affinché li/ci possa cancellare.

Ma la verità è che  il Sud è unito da quasi mille anni, cioè da quando Ruggero II d’Altavilla fu incoronato Re di Sicilia a Palermo il giorno di Natale del 1130.

Da allora il Sud ha sempre avuto un destino comune, cosa che si può notare ancora oggi: i suoi abitanti si definiscono tranquillamente Meridionali.

“Io sono napoletano!”: ecco spiegato perché i napoletani non si sentono italiani

Che i Meridionali esistono, d’altra parte, lo ammettono implicitamente sia le istituzioni che gli “altri italiani”: i vari “non si affitta ai Meridionali”, offerte di lavoro precluse ai Meridionali, la cassa per il Mezzogiorno (il cui 92% dei fondi è dirottato alle grandi aziende del Nord).

Ma non solo!

L’esclusione degli autori meridionali dai programmi scolastici, la censura operata sul Risorgimento e la storia del Sud sono tutti fattori che, spesso anche inconsapevolmente, sono manifestazione di una visione discriminatoria.

Per tutta questa serie di motivi non è affatto strano per chi è napoletano, anteporre la napoletanità all’italianità e non sentirsi italiani. Lo hanno espresso e detto pubblicamente numerosi personaggi celebri: Bud Spencer, Sofia Loren, De Filippo, Pino Daniele.

Lo vediamo nei video successivi.

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Ugo

Ciao sono Ugo, blogger per diletto con la passione per Wordpress e la creazione di Siti web/Blog. Amo Napoli e, da napoletano e partenopeo d.o.c, volevo rendere omaggio alla mia città con un Blog. Perché un Blog su Napoli? Perché ci sono nato e cresciuto, ma da molti anni non ci vivo: mi manca. Perché tutti, napoletani e non, hanno il diritto di conoscere Napoli: la sua storia, le bugie storiche, la cultura, il folklore. Perché tutti hanno il diritto di avere la possibilità di imparare ad amarla...

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