Pizza Margherita: la vera storia della regina delle pizze napoletane

Aggiornato con il ♥ mercoledì, 23 Giugno, 2021 da Ugo

La pizza Margherita è la “regina delle pizze” napoletane e, ancora oggi, considerata in tutto il mondo la pizza per eccellenza.

Tutti sanno che la pizza Margherita è nata a Napoli, questo è VERO! Ma molti non sanno che a Napoli la pizza in generale, esisteva già da molto tempo.

Perchè si chiama Margherita la pizza?

Il nome “margherita”, per quel tipo di pizza, gli fu dato solo successivamente per omaggiare la regina Margherita di Savoia in occasione di una visita alla Reggia di Capodimonte.

Ecco perchè la pizza margherita si chiama così! Ma Raffaele Esposito, il pizzaiolo, non aveva inventato niente di nuovo, se non il solo nome!

La pizza Margherita è stata inventata per omaggiare la regina di Savoia? FALSO!

Perchè la pizza a Napoli esisteva già, ma non si conosceva come margherita. Chiaro adesso?

Ma per fare chiarezza serve scoprire la vera storia e l’origine di quella che è la regina delle pizze napoletane: preferita dai napoletani e non solo.

Pizza margherita: le origini della pizza regina di Napoli.

L’origine della pizza Margherita: storia vera e leggenda

Le origini della pizza margherita vengono da molto lontano e sono raccontate dalla storia della pizza napoletana e dalla leggenda di questo piatto apprezzatissimo in tutto il mondo.

Proprio per questo la vera storia della pizza margherita, non si deve confondere con la leggenda sulle origini.

Anzi, per la precisione, l’unica verità è che la pizza margherita è nata a Napoli. Ma la sua nascita resta un mistero ancora, tra incongruenze storiche e fondi di verità tipici di una leggenda.

La leggenda dell’origine della pizza margherita

Secondo leggenda, la pizza margherita nasce a Napoli nel 1889 per mano di un abile pizzaiolo: Raffaele Esposito.

Durante la visita a Napoli del re d’Italia Umberto I di Savoia, viene chiesto all’artigiano di raggiungere la famiglia reale nella sfarzosa reggia di Capodimonte.

Regina Margherita di Savoia in onore della quale fu chiamata la pizza pomodoro. mozzarella, basilico.
Ritratto della Regina Margherita di Savoia.

Esposito si recò alla reggia con la moglie Maria Giovanna Brandi. Li cucinò tre pizze che presentò alla regina: una con olio, formaggio e basilico (versione rivisitata della Mastunicola una pizza già conosciuta al tempo); una con i cecenielli; un’altra con pomodoro e mozzarella, alla quale la moglie aggiunse una foglia di basilico.

La regina apprezzò particolarmente quest’ultima per i sapori, ma soprattutto per i colori che le ricordavano la bandiera italiana.

Incuriosita chiese il nome della pizza al pizzaiolo, ed Esposito rispose: “Margherita” in suo onore.

Il giorno dopo, il capo dei servizi di tavola della Real Casa, inviò a Esposito una lettera di ringraziamento da parte della regina.

Quella nota di ringraziamento è ancora oggi appesa al muro nella pizzeria che oggi si chiama Brandi, rilevata negli anni ’30 dai figli del cognato di Esposito.

Pizza margherita appena sfornata dal pizzaiolo.

La storia della pizza “pomodoro e mozzarella” chiamata Margherita

La verità, inconfutabile, è una: la ricetta della pizza margherita esisteva già! Infatti Francesco de Bourcard, editore e letterato, ne parla nella sua grande opera “Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti” pubblicata nel 1858.

Parliamo di una testimonianza di circa 3o anni prima dei fatti della leggenda (1889)!

Proprio nella raccolta di usi e costumi della Napoli ottocentesca di Bourcard, troviamo la prima fonte scritta della pizza con mozzarella e pomodoro.

Francesco De Bourcard le descrive così: “coperte di formaggio grattugiato e condite collo strutto, e vi si pone sopra qualche foglia di basilico. Si aggiunge delle sottili fette di mozzarella” e “talora si fa uso” del pomodoro.

Dunque, la pizza pomodoro, mozzarella e basilico esisteva prima dell’infornata a corte di Raffaele Esposito, ma forse anche prima della pubblicazione dell’opera di De Bourcard!

Le vere origini della pizza margherita restano ancora un mistero. O quanto meno, indagando a ritroso nella storia, c’è sempre qualche indizio che sembrerebbe riscriverne le vere origini.

Per esempio Angelo Forgione, meridionalista, ci fa notare un’altra fonte: il Regolamento della Commissione Europea, approvato nel 2010, nel quale si legge che “Le pizze più popolari e famose a Napoli erano la <<marinara>> nata nel 1734 e la margherita del 1796-1810 che venne offerta alla regina d’Italia nel 1889 proprio per i suoi colori del condimento che ricordano la bandiera italiana”.

Pizza margherita napoletana con i coori della bandiera italiana.

La data di nascita della pizza margherita viene fatta risalire a quasi un secolo prima!

Ma come stanno davvero le cose?

Per provare a fare chiarezza, ci affidiamo alla tesi di Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e dell’Associazione Pizzaioli Napoletani.

Nel testo che Antonio Pace ha inviato all’Unione Europea, spiega che la fonte più antica mai trovata è la rappresentazione di una pizza Margherita di un acquerello dell’epoca battuto all’asta da Sotheby’s.

Ma lo stesso Pace sottolinea che si tratterebbe solo di una raffigurazione e che il nome “Margherita” non lo si trova accreditato da nessuna parte all’epoca.

Quandi sarebbe davvero di Raffaele Esposito il merito di aver popolarizzato quell’abbinamento di ingredienti intitolando, abilmente, il nome di quella pizza alla regina.

Forse per favorire le vendite della pizza ancora oggi più famosa?


Le origini della pizza Margherita: tra storie vere e inventate

Secondo un’approfondita ricerca documentata di Zachary Novak, storico di cibo americano, l’unico Raffaele Esposito che a Napoli abbia ricevuto un sigillo reale era legato a un negozio di vini nel 1871. Quindi, tra l’altro, non riguaradava un’attività legata a una pizzeria o un pizzaiolo.

Ma le prove più evidenti che attesterebbero le incongruenze nelle fonti storiche, sarebbero da ricercare nella lettera di ringraziamento ricevuta dal pizzaiolo.

Infatti negli archivi della Reggia non ci sono prove che testimoniano di una lettera spedita, ne dal ciambellano Camillo Galli ne tantomeno a Raffaele Esposito.

Ma c’è altro: la lettera è scritta a mano e il sigillo di corte è come quello di un timbro; mentre la Casata Reale aveva la sua carta intestata con il sigillo stampato in alto a sinistra!

Sigillo che risulta molto differente da quello originale della Casata stessa!

Novak lo dimostra mettendo a confronto la lettera di Esposito, con quelle originali inviate da Camillo Galli: ne risulta che la calligrafia e la firma sono totalmente diverse da quella esposta nella pizzeria Brandi.

Si presuppone, quindi, che quella lettera sia un falso storico creato artatamente dai fratelli Brandi per risollevare la fama della propria pizzeria che soffriva la concorrenza di pizzerie più famose come la celebre Pizzeria Port’Alba.

Ma la storia e le supposizioni circa le origini della pizza margherita non finiscono qui!

Il giornalista e studioso Tommaso Esposito, ci fa notare che nella Guida Gastronomica d’Italia del 1931, la pizza è descritta così:

è la specialità più nota e caratteristica della cucina napolitana, per le quali vanno celebri le pizzerie, che da Napoli hanno dilagato in molte altre città nostre. Essa consiste essenzialmente di una larga torta circolare, spessa di mezzo centimetro, di pasta di pane lievitata, alla superficie della quale è colato dell’olio, e su cui si dispongono vari ingredienti, quali mozzarella, pomodoro, acciughe, funghi a seconda dei gusti, oltre a dell’origano come aromatizzante. La pizza vien cotta al forno servita caldissima.


Altre teorie sull’origine della pizza margherita

Ci sono altre teorie che probabilmente vedono la pizza margherita diversa da come è conosciuta oggi. In un servizio RAI del 1967, alla domanda se la vera pizza margherita è quella con l’uovo al centro (come a voler raffigurare il fiore margherita) la risposta fu interessante.

Il pizzaiolo risponde così: “Non mi risulta, la pizza margherita che mi hanno insegnato è sempre stata quella con pomodoro, mozzarella e basilico”.

Fino a questo punto dell’intervista, tutto normale. Fin quando il pizzaiolo stesso aggiunge: “…esiste una pizza con l’uovo, ma non si chiama più Margherita”.

 

Questo può significare che molto prima di quegli anni, il nome della pizza margherita derivasse da una combinazione di ingredienti che volesse richiamare il fiore: con l’uovo giallo al centro come il polline.

Conclusioni

Forse la vera storia della pizza margherita non la conosceremo mai. Ma questo alone di “mistero” circa le origini di questa pizza, conferiscono alla “margherita” la tipica bontà di una specialità comunque nata a Napoli!

L’unica cosa certa è che, sulla scia della primordiale “pita” araba, la pizza margherita è il dono che il genio del popolo napoletano ci ha regalato.

Per fortuna abbiamo anche la ricetta originale per fare la pizza margherita fatta in casa. Cosa aspetti? Corri a scoprire come prepararla!

 


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Ugo

Ciao sono Ugo, blogger per diletto con la passione per Wordpress e la creazione di Siti web/Blog. Amo Napoli e, da napoletano e partenopeo d.o.c, volevo rendere omaggio alla mia città con un Blog. Perché un Blog su Napoli? Perché ci sono nato e cresciuto, ma da molti anni non ci vivo: mi manca. Perché tutti, napoletani e non, hanno il diritto di conoscere Napoli: la sua storia, le bugie storiche, la cultura, il folklore. Perché tutti hanno il diritto di avere la possibilità di imparare ad amarla...

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