Scavi di Ercolano: la Storia, Guida, Info, come arrivare

Aggiornato con il ♥ venerdì, 10 Aprile, 2020 da Ugo

Gli scavi di Ercolano fanno parte del patrimonio storico e archeologico italiano e rappresentano una delle mete turistiche più famose al mondo. Basti pensare che nel 2019 il Parco Archeologico di Ercolano è stato il terzo sito più visitato d’Italia con 558.962 visitatori, dopo Colosseo e scavi di Pompei.

Senza ombra di dubbio il sito archeologico degli Scavi di Ercolano è annoverato tra i luoghi storici da visitare a Napoli. Visitare le antiche rovine di Ercolano significa viaggiare a ritroso nella storia di Napoli, scoprire ed assaporare la magia che solo luoghi come questo possono offrire.

Quando e come nascono gli scavi di Ercolano? Come arrivare al sito archeologico e dove soggiornare in prossimità del Parco?

Lo spieghiamo in questa breve ma esaustiva guida fornendo tutte le informazioni necessarie per visitare il sito di Ercolano in modo organizzato e confortevole.

L’effigie in ingresso cittadino agli Scavi di Ercolano.

Doveroso spendere due parole su Ercolano prima di arrivare alla nascita del Parco archeologico vero e proprio, nato dagli scavi delle ceneri dell’eruzione del Vesuvio.

Breve Storia degli Scavi di Ercolano

Ercolano, città antica ricca di storia e archeologia situata alle pendici del Vesuvio, seppellita sotto una coltre di cenere e lapilli nell’eruzione del 79 d.c. insieme alle città di Pompei, Oplonti e Stabiae.

L’eruzione del 25 agosto del 79 d.C., particolarmente distruttiva, provoca un maremoto che ricopre Ercolano di fango isieme a ceneri e detriti. Il fango solidificandosi diede origine ad un materiale estremamente resistente che ha, poi, permesso paradossalmente di conservare la città antica.

Ercolano antica dopo l’eruzione

L’antica Ercolano viene alla luce nel 1709 per pura casualità: durante alcuni lavori alla realizzazione di un pozzo.

Con Carlo III di Borbone, nel 1738, iniziano i primi scavi organizzati con la tecnica dei cunicoli sotterranei e dal 1828 vengono autorizzati gli scavi a “cielo aperto” fino al 1875.

Successivamente ebbero inizio le prime indagini archeologiche, intervallate da lunghi periodi di pausa, fino a giungere al vero e proprio scavo sistematico condotto dall’archeologo Amedeo Maiuri nel 1927.

Oggi la città di Ercolano, assieme alle rovine di Pompei e Oplonti, fa parte della lista dei siti archeologici campani del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Ercolano scavi immagini di repertorio.
Ercolano scavi immagini del sito archeologico.

Cosa vedere agli Scavi di Ercolano

Visitando gli scavi di Ercolano è possibile vedere le strade, le ville, le pitture, gli usi e i costumi del popolo romano, immergendosi completamente nella suggestiva atmosfera dell’antica città.

Affascinante vedere e ammirare i resti delle domus di Ercolano, piuttosto che  “Villa dei Papiri” che era una grande villa suburbana (chiamata così per il ritrovamento dei famosi Papiri ercolanensi), decorate in modo sfarzoso e raffinato.

Cosa da vedere e scoprire in visita agli scavi di Ercolano è la casa dell’atrio corinzio con l’impluvium che serviva a convogliare l’acqua piovana. I pozzi erano collegati alle falde sotterranee. Invece l’acquedotto portava l’acqua a grandi cisterne collegate alle fontane pubbliche e alle case piu ricche.

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Paolo Mondola, scavi di Ercolano: guida turistica Regione Campania.Guida Turistica Esperta e Professionale: per la tua visita guidata agli Scavi di Ercolano e nei maggiori Siti archeologici campani ti consiglio di contattare Paolo Mondola all’indirizzo paolomondola@gmail.com

Le case più belle da visitare sono:

  • del Genio, così chiamata per una statuetta ivi ritrovata;
  • d’Argo, così denominata per un affresco, oggi scomparso;
  • di Aristide, situata in prossimità della spiaggia e scoperta durante l’età borbonica;
  • dell’Albergo, l’unica a possedere un quartiere termale con uno splendido mosaico;
  • dello Scheletro, che presenta un ninfeo riproducente una grotta dove fu trovato uno scheletro;
  • del Tramezzo di Legno, così chiamata per via dei vari ritrovamenti che la caratterizzano;
  • dei Cervi, ma ancora la Casa di Nettuno e Anfitrite, meravigliosa per le sue uniche decorazioni in pasta vitrea nel tablino.

Le differenze tra il sito archeologico di Ercolano e quello (più conosciuto) di Pompei si riconducono ad una caratteristica fondamentale: seppur piu piccoli di pompei, gli scavi di Ercolano, sono meglio conservati.

Perchè la città di Ercolano venne totalmente coperta dai 12 ai 24 metri di materiale denso che ha permesso straordinariamente anche la conservazione di oggetti deperibili quali mobili suppelletili e papiri oggetti trovati carbonizzati ma integri

: in visita agli scavi di Ercolano.”]

Come arrivare agli Scavi di Ercolano: informazioni, prezzi, orari

Per le informazioni sempre aggiornate vi invito a visitare il sito ufficiale dei beni culturali di Ercolano alla pagina: https://ercolano.beniculturali.it/.

Nel momento in cui scrivo questo articolo, prezzi del biglietto di ingresso e orari di apertura sono i seguenti (e non dovrebbero subire significative variazioni).

Orari di Apertura Scavi

  • 08:30 – 19.30 (ultimo ingresso alle 18:00) – dall’1 aprile al 31 ottobre
  • 08:30 – 17.00 (ultimo ingresso alle 15:30) – dall’1 novembre al 31 marzo
  • 1 gennaio e 25 dicembre chiusi.

Prezzo Biglietti ingresso

  • Intero € 13,00
  • Ridotto € 5,50
  • Gratuito per gli under 18 e la prima domenica di ogni mese.

Ercolano Scavi: come arrivare al sito archeologico

Indirizzo: Corso Resina – 80056 Ercolano.

Circumvesuviana: Linee Napoli-Sorrento / Napoli-Poggiomarino / Napoli-Torre Annunziata: Fermata Ercolano | Auto –Autostrada A3 Napoli Pompei Salerno: Uscita Ercolano (Cupa dei Monti)

Scarica la pianta degli scavi di Ercolano: Mappa in pdf.

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Ugo

Ciao sono Ugo, blogger per diletto con la passione per Wordpress e la creazione di Siti web/Blog. Amo Napoli e, da napoletano e partenopeo d.o.c, volevo rendere omaggio alla mia città con un Blog. Perché un Blog su Napoli? Perché ci sono nato e cresciuto, ma da molti anni non ci vivo: mi manca. Perché tutti, napoletani e non, hanno il diritto di conoscere Napoli: la sua storia, le bugie storiche, la cultura, il folklore. Perché tutti hanno il diritto di avere la possibilità di imparare ad amarla...

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