Pulcinella: storia e leggenda della maschera napoletana

Aggiornato con il ♥ sabato, 17 Ottobre, 2020 da Ugo

Pulcinella è la maschera napoletana simbolo della città di Napoli tra i più conosciuti nel mondo. La figura di pulcinella (“pulecenella” in napoletano) nasce nel XVI secolo e nonostante abbia origini antiche è ancora molto attuale non solo nel carnevale a Napoli, ma anche nella vita comune dei napoletani nel mondo.

Pulcinella rappresenta la parte pittoresca dei napoletani: quella sempre allegra, ironica e maliziosa dei partenopei e fa parte della napoletanità.

La leggenda di Pulcinella

Cosa significa e qual’è il paese di Pulcinella?

Il significato di Pulcinella deriva dal nome di Puccio D’Aniello, un contadino di Acerra che stanco di zappare la terra decide di unirsi ad una compagnia di girovaghi.

Altri studiosi sostengono che il nome di Pulcinella derivi da “Pulcinello”, sostantivo per indicare un piccolo pulcino dal naso ricurvo che richiama le fattezza della maschera (che ironicamente e talvolta volgarmente in napoletano si dice : ‘o naso ca le pisc ‘mmocc).

Altri ancora lo individuano nella figura di Maccus, ladro sciocco delle Atellane dalle commedie romane importate nel IV secolo a.C.

Pulcinella ritratto Carracci.
Pulcinella di Ludovico Carracci.

Ma l’ipotesi più accreditata resta quella che accomuna Pulcinella a Puccio D’Aniello, divenuto famoso al dipinto di Ludovico Carracci che lo ritrasse.

Ma la maschera come la conosciamo oggi è opera dell’attore Silvio Fiorillo e risale al seicento. Fu lo stesso Fiorillo ad inventare ed interpretare il personaggio nelle commedie. Pulcinella di Fiorillo ha una mezza maschera nera sul viso che gli copre solo gli occhi e in testa un lungo cappello bianco di stoffa.

Mentre l’intero costume tanto conosciuto nel mondo e simbolo del carnevale è frutto della fantasia di Antonio Petito, drammaturgo e attore teatrale definito il “Re dei Pulcinella”.

Antonio Petito nella veste di Pulcinella.
Antonio Petito.

Le caratteristiche del personaggio di Pulcinella

Considerando le origini atellane della maschera e l’attitudine dei napoletani alla furbizia e le difficoltà storiche, possiamo dire che Pulcinella è un’imbroglione, un chiacchierone e un morto di fame.

Proprio questa commistione di caratteristiche tra realtà storica e commedia fanno di Pulcinella il simbolo di alcuni modi di essere dei napoletani.

Conosce l’arte di arraggiarsi tipica del carattere dei napoletani. Rappresenta il lato svogliato, non si impegna mai in nulla se non per trovare da mangiare: è desideroso solo di cibo.

Non è uno stupido, ma è furbo e scaltro. Intelligente ma che si adatta a fare un pò di tutto senza mai impegnarsi concretamente.

Per alcuni tratti, è il classico cittadino napoletano che non si arrende alle difficoltà e trova una soluzione a tutto senza perdere mai il sorriso.

Il Segreto di Pulcinella

Ma Pulcinella è noto anche per il suo parlare troppo, per non riuscire a mantenere i segreti: ancora oggi a Napoli si usa dire “il segreto di Pulcinella”.

Si tratta di uno dei modi di dire e proverbi più famosi e caratteristici della società partenopea e prende spunto dalla maschera omonima, nota per parlare sempre a sproposito e nei momenti meno opportuni, rivelando con fare volgare e dizione pronunciata i segreti che qualcuno gli ha confidato.

Frasi su Pulcinella

La statua di Pulcinella a Napoli.Pulcinella è vivo e morto, sciocco e intelligente, insidiosamente servile e senza limiti superbo, irriverente e cortigiano, a volte ottuso a volte furbo, ma sempre come se avesse una forma superiore di ragione.
(Giorgio Bocca)

Pulcinella è una maschera universale non solo napoletana.
Non rappresenta la caricatura di un uomo, ma dell’uomo.
(Eduardo De Filippo)

Napoli ha avuto un grande filosofo: Pulcinella.
(Libero Bovio)

Pulcinella è ancora vivo e cambia pelle di continuo.
(Alessandro Siani)

Conclusioni

Pulcinella non è solo uno dei simboli del folklore di Napoli e delle sue storiche contraddizioni, delle verità e delle bugie.

Pulcinella è Napoli!

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Ugo

Ciao sono Ugo, blogger per diletto con la passione per Wordpress e la creazione di Siti web/Blog. Amo Napoli e, da napoletano e partenopeo d.o.c, volevo rendere omaggio alla mia città con un Blog. Perché un Blog su Napoli? Perché ci sono nato e cresciuto, ma da molti anni non ci vivo: mi manca. Perché tutti, napoletani e non, hanno il diritto di conoscere Napoli: la sua storia, le bugie storiche, la cultura, il folklore. Perché tutti hanno il diritto di avere la possibilità di imparare ad amarla...

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