Leggenda di Partenope: origini della fondazione di Napoli
Aggiornato con il ♥ domenica, 10 Marzo, 2019 da Ugo
Le origini della fondazione di Napoli sono antichissime, tra storia e mito, collegate ai racconti mitologici della leggenda di Partenope.
La figura mitologica della sirena Parthenope, descritta nell’Odissea, è famosa per il suo canto melodioso. E l’odissea, sebbene sia stata scritta nell’VIII secolo a.C., narra vicende che si svolgono proprio tra il XIV e il XV secolo a.C. Da questa deriva anche l’appellativo “partenopeo” che i napoletani utilizzano ancora per identificarsi.
La leggenda della sirena Partenope (dal greco “vergine”) è narrata nel XII canto dell’Odissea: Ulisse, noto per la sua curiosità, vuole ascoltare il canto delle sirene che attraevano i navigatori con le loro voci angeliche e melodiose, per poi ucciderle.
Avvisato dalla maga Circe, l’uomo prese delle precauzioni. Ordinò ai suoi uomini di mettere tappi di cera all’orecchio e si legò all’albero maestro della sua nave vietando ai suoi uomini di slegarlo.
Questo stratagemma ebbe i suoi effetti ed Ulisse ne uscì incolume provocando l’ira delle sirene. La sirena Partenope non accettò lasconfitta e, per il dolore, si gettò dalla roccia più alta.
Le onde portarono il suo corpo fino al golfo di Napoli, precisamente sull’isolotto di Megaride (dove oggi si trova Castel dell’Ovo). Qui, il corpo di Partenope si dissolse, prendendo la forma della città di Napoli: la sua testa è la collina di Capodimonte e la sua coda si posa lungo la collina di Posillipo.
Così divenne la protettrice del luogo dando il nome a quel piccolo villaggio: da qui, a distanza di secoli, Napoli continua ad essere chiamata “città partenopea” (Partenope).
Esistono altre versioni sulla leggenda di Partenope e la fondazione di Napoli. Vediamole insieme.
Indice dei Contenuti
La leggenda di Partenope secondo Matilde Serao
Matilde Serao, scrittrice napoletana, descrive la sua versione del mito di Partenope. Narra infatti che “Parthenope” fosse una fanciulla che viveva in Grecia, in un paesino che si affacciava sul Mar Jonio.
La donna era innamorata del giovane Cimone, ma il loro amore era contrastato dal padre che l’aveva promessa ad Eumeo.
Per questo motivo, i due innamorati scapparono dalla Grecia ed approdarono proprio nel golfo di Napoli. Così, Partenope e Cimone poterono vivere il loro amore.
Successivamente, i due ragazzi vennero raggiunti dalle loro famiglie, dando inizio al popolamento della città. Partenope diede alla luce 12 figli, diventando la madre del popolo napoletano, a cui tutti si rivolgono.
Inoltre, secondo Matilde Serao, Partenope non è mai morta, ma continua a vivere per restare accanto al suo popolo.
Video sulla leggenda di Partenope secondo Matilde Serao
Sai che esiste una leggenda della sirena Partenope sulla pastiera napoletana? Non dimenticare di leggere questo articolo!
La leggenda di Partenope e Vesuvio sulla fondazione di Napoli
Risale al 1800 un’altra variante della leggenda di Partenope. Si raccontava, infatti, che lasirena Partenope abitasse le coste del golfo di Napoli.
Un giorno, le si avvicinò un centauro dal nome Vesuvio. Eros non aspettò un secondo per scagliare il suo dardo, facendo innamorare perdutamente Vesuvio e Partenope.
I due giovani erano molto felici di condividere il loro amore, fino a quando Zeus, il quale era a sua volta innamorato di Partenope, decise di separare per sempre i due amati.
Dunque, Zeus trasformò Vesuvio in un vulcano ai confini del golfo, in modo che la sirena lo potesse sempre vedere senza poterlo toccare. Ma Partenope non poteva sopportare l’idea di non avere più il suo amato con sé: perciò, presa da un impeto della passione, si uccise.
Le onde trascinarono il suo corpo sulla costa dell’isolotto di Megaride e assunse la forma di una città incantevole.
Le spoglie di Partenope sono a Napoli? In ogni leggenda c’è sempre un fondo di verità. Ci sono indizi in città che testimoniano che Parthenope è esistita. Scopri la verità!
Conclusioni
Abbiamo scoperto le origini della fondazione di Napoli sulla base della leggenda di Partenope. Ma ti invito a documentarti andando a leggere la cronologia della storia di Napoli per non lasciare spazio all’immaginazione ed all’interpretazione.